Giovan Battista Mottini
Per poter fare la storia della Scuola dell’Infanzia “G.B.Mottini” di Romano di Lombardia, bisogna rifarsi alla generosità del signor Giovan Battista Mottini di Bergamo.
Giovan Battista Mottini, nel suo testamento, lasciava parte dei suoi beni per poter costruire e mantenere un orfanotrofio nella zona del paese detta “Cappuccini”. Poiché nell’edificio dell’orfanotrofio mancava spazio per poter continuare l’esperimento di accoglienza di bambini di famiglie abitanti nella zona, nacque l’idea di costruire ai cappuccini un altro asilo infantile per i bambini che non potevano essere condotti all’unico asilo infantile di Romano a causa della distanza.
27 NOVEMBRE 1955
Questa meravigliosa idea, grazie alla tenacia della Direzione, dell’Amministrazione, alle generose offerte di persone benefiche e all’appoggio dei contadini del luogo, è diventata realtà la Domenica del 27 Novembre 1955. In quel giorno ci fu la cerimonia di inaugurazione del nuovo edificio con la presenza del vescovo di Bergamo Monsignor Piazzi.
Fu così che anche i bambini della vasta zona rurale di Romano poterono accedere all’asilo infantile con meno difficoltà.
La Scuola dell’Infanzia “G.B.Mottini”:
- non ha fini di lucro;
- intende, nel rispetto dei diritti e dei doveri dei genitori di educare i propri figli, radicare la propria proposta educativa nella concezione cattolica della vita che i genitori ed insegnanti si impegnano a rispettare, con spirito di collaborazione;
- intende costituire l’occasione per il concreto esercizio di primari diritti riconosciuti dalla costituzione della Repubblica Italiana di iniziativa sociale, di libertà educativa e religiosa, contribuendo insieme alle altre scuole dell’infanzia del territorio alla realizzazione dell’obiettivo di uguaglianza sociale e di pari opportunità;
- sviluppa, in coerenza con la sua identità cristiana, un’attenzione privilegiata sia alla attività religiosa, sia all’accoglienza di alunni svantaggiati per ragioni psico-fisiche, familiari, sociali;
- considera la qualificazione e l’aggiornamento del personale in servizio, condizione fondamentale dell’impegno educativo;
- è aperta ai contributi della comunità civile ed ecclesiale, esprimendo la propria disponibilità alla ricerca e alla sperimentazione, favorendo i rapporti con le altre istituzioni e agenzie educative presenti sul territorio;
- tutela i propri dipendenti rispettando il CCNL.